venerdì 25 aprile 2014

25 aprile 1945: Alla memoria di Ada Cassettai bambina uccisa da una guerra che lei non aveva voluto

Castelnuovo Garfagnana bombardata

Il 25 aprile 1945 segna la fine di cinque anni di guerra, segna la fine di una lunghissima e triste pagina per la nostra valle.Sono morti figli,padri,madri,sorelle,fratelli, intere famiglie distrutte.Una guerra alla fine non ha vinti ne vincitori, ma è l'apoteosi della sconfitta per l'umanità.Oggi è l'anniversario della liberazione dal nazi-fascismo e in queste pagine non voglio ricordare come si fa sempre nel celebrare questo giorno eroici partigiani o magari valorosi soldati,non voglio ricordare nè i morti di una parte nè i morti dell'altra; ma voglio ricordarmi di un anonima bambina a tutti sconosciuta. Questo mio 25 aprile è dedicato a lei.Il nome di questa bambina era Ada Cassettai,si sa ben poco di lei,sappiamo solamente che abitava nella nostra zona,sappiamo il nome della madre e del padre, sappiamo che faceva parte di quella moltitudine di sfollati sparsi sui monti della Garfagnana; però so che a poco meno di quattro mesi dalla fine della guerra il suo piccolo cuore cessò di battere per sempre, per una guerra che non aveva mai voluto ne cercato.Questa testimonianza è di un soldato italiano della R.S.I, ed è bellissima (e allo stesso tempo bruttissima)e racconta di quando la piccola giunse già senza vita nel loro rifugio. Questa è una pagina della nostra storia per far capire il clima di quei giorni e sopratutto per far capire l'atrocità di una guerra che non risparmiò nessuno, nemmeno i bambini.Era il 30 dicembre 1944 i tedeschi con l'offensiva denominata Wíntergewítter (tempesta d'inverno) hanno fatto ritirare decisamente di qualche chilometro gli alleati verso Calavorno, ma gli americani stanno preparando il contrattacco...Così ricorda il soldato:
"Prosegue ininterrottamente l'offensiva aerea alleata.  Gli americani vogliono far pagare a caro prezzo il successo dell'operazione Wíntergewítter che, dati i mezzi di cui dispongono,li ha non poco ridicolizzati.Cacciabombardieri spezzonano e mitragliano la zona dove sono alloggiate le salmerie della linea pezzi della nostra batteria.Terminata l'incursione, ricevo telefonicamente notizia dal sergente Rabitti loro comandante, che non vi sono state perdite.Felice, scendo di corsa le scale per recarmi al piano terra e comunicare agli uomini la buona notizia, ma alla porta d'ingresso della costruzione incontro una giovane donna con un bambino in braccio.La mano destra della donna che sorregge la testa del piccolo è sanguinante e il
la bambina di "Schindler List"
bambino ha la testa sfracellata.La ragazza, tutta coperta di sangue, è venuta chi sa da dove per cercare soccorso.E' in stato di shock;certamente non si è resa conto che il bambino è morto.Questa improvvisa,inaspettata visione mi fa passare in un istante da uno stato di contentezza ad uno stato di sconvolgente costernazione;ho un capogiro, devo appoggiarmi alla costruzione per non cadere per terra, non riesco a guardare.Qualcosa in me rifiuta questa realtà, ho sopportato la visione di corpi straziati divenuti irriconoscibili ma l'espressione di quella madre, impietrita dal dolore e dalla disperazione, non riesco a sostenerla.Per fortuna arriva l'ufficiale medico che immediatamente soccorre la sfortunata ragazza e la ricovera nell'infermeria. Senza l'intervento dei dottore,non sarei riuscito a combinare niente di positivo, in quanto in un istante la mia mente ha cessato di ragionare. Maledirei il mondo e le atrocità della guerra.”
Soldati americani durante
 la controffensiva Wintergewitter
meglio conosciuta come Tempesta d'inverno
La piccola bambina di cui si parla si chiamava Cassettai Ada, figlia di Carlo e di Regoli Silvia, la giovane madre che la teneva in braccio.
In memoria di tutti quei bambini che sono morti e stanno ancora morendo in tutte le guerre del mondo.

2 commenti:

  1. Non avevo ancora letto il tuo racconto. Riassume chiaramente l'inutilità della guerra. Grazie

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